Mattia Lauriola

Esattamente sei anni fa completavo il mio percorso di dottorato in Biotecnologie dello Sviluppo e della Riproduzione, presso l’Università di Bologna.

Fresca di titolo e piena di speranze, ho cominciato a pensare ai vari centri di ricerca nel mondo, dove avrei potuto proseguire i miei studi di post dottorato e ampliare ulteriormente le competenze sulla biologia dei tumori.
Avevo la certezza di non voler tornare negli Stati Uniti, ci avevo già trascorso sei mesi durante il dottorato, in Florida, e nonostante mi fossi trovata molto bene a livello lavorativo, sentivo lo stile di vita americano troppo lontano dal mio.

Quasi per caso in quei mesi, ho scoperto dell’esistenza delle Borse di Studio Annuali “Sergio Lombroso”, che coprono le attività di ricerca sul cancro presso il Weizmann Institute of Science, in Israele. In realtà, fino a quel momento Israele non rientrava nelle mie ricerche, ero molto più orientata verso uno Stato Europeo.

Ma poi, ho riflettuto su questa opportunità, ho parlato con alcuni studenti Israeliani miei compagni di studio a Bologna, e tutti erano ultra positivi. Perciò, nonostante il mio scetticismo iniziale, la bellezza di quei racconti mi aveva convinta, dopotutto pensai, Israele era un Paese dal clima Mediterraneo, che si affaccia sul mare, a 3.5 h di volo da casa. Forse l’esperienza di un anno si poteva fare…
Ci sono rimasta cinque anni, e i posti e le persone che ho conosciuto sono tra i ricordi più belli della mia vita. In primis l’eccellenza scientifica del centro di ricerca, il respiro internazionale, c’è gente che arriva letteralmente da tutto il mondo e infine l’attenzione per tutti gli studenti rendono il Weizmann un posto perfetto per fare scienza ad alto livello in un contesto sereno e produttivo.