Fabrizia Suzzi

Fabrizia Suzzi è nata a Gaeta (LT) il 18 Luglio 1992. Ha iniziato il percorso universitario presso l’ateneo di Pisa, conseguendo il titolo di laurea triennale in Scienze Biologiche. Si è iscritta al corso di laurea magistrale in Biologia della Salute presso l’Università degli studi Bologna nel settembre 2016. Al termine dei due anni di specialistica ha conseguito la laurea con una tesi sperimentale su “Valutazione degli effetti citotossici indotti da tossine vegetali in linee tumorali di differente derivazione”, sotto la supervisione dei Professori Letizia Polito e Andrea Bolognesi.

Dal mese di Maggio 2019 Fabrizia è stata ospitata presso il Weizmann Institute of Science di Rehovot dal Professor Yosef Yarden in qualità di M. Sc. visitng Student presso il Dipartimento di Biological Regulation, al fine di seguire un progetto di ricerca riguardante l’utilizzo di anticorpi monoclonali anti-recettori e inibitori della tirosina chinasi selezionati contro le cellule tumorali.

 

Progetto di ricerca

I fattori di crescita, insieme all’adesione e ad altre molecole, giocano un ruolo fondamentale nella crescita cellulare invasiva che ha luogo nell’embrione in via di sviluppo. La crescita invasiva si verifica raramente in età adulta, ma la malignità spesso imbriglia i fattori di crescita o le loro vie di segnalazione a valle per migliorare l’aggressività e la metastasi del tumore.
Le chiavi per comprendere l’azione del fattore di crescita nel cancro sono i loro recettori di superficie: un gruppo di glicoproteine ​​transmembrane la cui funzione citoplasmatica della tirosina chinasi è stimolata dal legame del fattore di crescita con la parte del recettore extracellulare e l’induzione della formazione del dimero. Un esempio è fornito dalla famiglia di recettori tirosin-chinasi (RTK) della famiglia ErbB, che lega una grande famiglia di fattori di crescita che condividono un dominio simile al fattore di crescita epidermico (EGF).
Il Prof. Yarden affronta l’effetto della famiglia ErbB sulla mobilità delle cellule tumorali e sulla loro capacità di attraversare le barriere tissutali. Esplora anche il potenziale degli anticorpi diretti contro fattori di crescita selezionati per inibire le metastasi.