Gabriele D’Uva

Era la fine del 2009, laurea in Biotecnologie e due anni di dottorato di ricerca in “Biotecnologie, Farmacologia e Tossicologia” alle spalle quando ebbi l’opportunità di svolgere un periodo di ricerca all’estero presso un prestigioso laboratorio del Weizmann Institute in Israele. Il tutto grazie ai fondi offerti dalla Fondazione Lombroso. E cosi è cominciata la mia avventura scientifica in Israele.

Scienziati leader del mondo in svariati campi, strumentazioni all’avanguardia, fondi adeguati per condurre le proprie ricerche, seminari internazionali molto frequenti, corsi di eccellenza, clima di cooperazione tra vari gruppi… insomma, lì al Weizmann Institute è un sogno per chi la ricerca la porta avanti come passione.

Ed infatti, invece di un anno come previsto al momento della partenza, alla fine ci sono rimasto più di cinque anni! Terminato il dottorato, ho infatti preso al volo l’opportunità, sempre all’interno del Weizmann Institute, di inserirmi nel campo della medicina rigenerativa cardiaca, una nuova sfida e frontiera di ricerca scientifica internazionale.

Anche la vita fuori dal centro di ricerca è stata molto interessante in Israele. Tanta varietà sia dal punto di vista culturale che paesaggistico, da Tel Aviv che non dorme mai, alla tranquillità e arsura del deserto del Negev, dal verde del Golan, agli incredibili colori dei pesci e coralli del mar Rosso.

E poi tante persone con cui si sono stretti ottimi rapporti di lavoro e di amicizia. Ora sono di ritorno in Italia, tanti bei ricordi alle spalle e anche grande soddisfazione per i traguardi scientifici raggiunti.