Alessandra Tieri

Alessandra Tieri è nata a Roma il 14 gennaio 1981. Nel 2007 ha conseguito la laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche con lode presso l’Università Sapienza di Roma con una tesi dal titolo “Nuove strategie sintetiche per la preparazione di colonne monolitiche polimeriche organiche ad elevate prestazioni: caratterizzazione chimico-fisica ed applicazioni pratiche”. Pochi mesi dopo il suo amore per la ricerca analitica le è valso un contratto biennale come graduate student reseracher presso il Laboratorio Antidoping accreditato WADA (World AntiDoping Agency) della Federazione Medico Sportiva Italiana. Nel 2008 ha iniziato il dottorato in Scienze Farmaceutiche, con un progetto di collaborazione fra la Sapienza ed il Laboratorio Antidoping nell’ambito dello studio delle interazioni tra farmaci e strutture supra-macromolecolari, sotto la supervisione del Prof. Francesco Botrè. Nell’ottobre 2010 ha vinto la borsa di studio “Sergio Lombroso”, che le permetterà di terminare ed ampliare la sua ricerca presso il Weizmann Institute of Sciences come visiting student nel laboratorio della Prof. ssa Michal Sharon.

Progetto di Ricerca

I proteasomi sono complessi enzimatici costituiti da diversi enzimi proteolitici, la cui funzione principale è la degradazione delle proteine. Essi svolgono un ruolo chiave nella regolazione di numerosi processi cellulari, quali: il controllo del ciclo cellulare mediante proteolisi di specifiche proteine regolatorie, la crescita e proliferazione cellulare attraverso la degradazione di oncoproteine e di proteine della via di trasduzione del segnale, la riparazione del DNA,  la regolazione della trascrizione, la regolazione della risposta immunitaria e infiammatoria, la processazione degli antigeni presentati in associazione con il complesso maggiore di istocompabilità di classe I (MHC I), la degradazione di proteine mutate o danneggiate (DRiPs). Poiché i proteasomi intervengono in processi di vitale importanza per la cellula, la loro inibizione porta alla morte cellulare e un loro mal funzionamento può essere alla base di numerosi eventi patologici. Inoltre, controllando la stabilità di proteine quali ad esempio cicline, chinasi ciclica-dipendente, tumor suppressor e fattore nucleare kB, essi costituiscono un nuovo target del trattamento antitumorale, poiché, alterando la stabilità o l’attività di queste proteine gli inibitori del proteasoma rendono sensibili le cellule tumorali all’apoptosi.
La tecnica analitica più innovativa per studiare la struttura e gli aspetti molecolari del funzionamento del proteasoma è la spettrometria di massa accoppiata alla nano-cromatografia liquida ad elevate prestazioni (nanoUPLC-MS/MS). Si possono infatti ottenere informazioni sul meccanismo di assemblaggio del complesso proteina-proteasoma, le sue proprietà dinamiche, la composizione in subunità e le varie conformazioni che può assumere.
Il progetto di ricerca in questione prevede la messa a punto di un nuovo metodo analitico che utilizzi al meglio le potenzialità di tale tecnica per lo studio della composizione dei diversi proteasomi presenti nelle cellule in base alle loro condizioni fisio-patologiche e per approfondire i loro meccanismi di interazione con le proteine.