Prof. Karen Vousden

VINCITRICE DEL PREMIO LOMBROSO 2019

La vita professionale

Karen ha conseguito la laurea e il dottorato. in Genetica del Queen Mary College dell’Università di Londra.

Ha  conseguito il  post-dottorato con il Prof.  Chris Marshall presso l’Institute of Cancer Research di Londra e  presso il Prof.Douglas Lowy presso il National Cancer Institute negli Stati Uniti.

Ha poi diretto il gruppo Human Papillomavirus del Ludwig Institute for Cancer Research di Londra.

Nel 1995 ritorna  negli USA  presso il NCI  per dirigere la sezione di virologia e carcinogenesi molecolare del programma ABL.

Nel 2002 è tornata nel Regno Unito per diventare Direttore del CRUK Beatson Institute di Glasgow.

Nel 2016  assume il ruolo di Chief Scientist presso CRUK e Group Leader presso il Francis Crick Institute di Londra

Karen è stata eletta membro della Royal Society di Londra, della Royal Society of Edinburgh, dell’Accademia delle Scienze Mediche, dell’EMBO, dell’Accademia Europea delle Scienze, dell’American Academy of Arts and Sciences, dell’American Association of Cancer Research.

Ha anche ricevuto DSC onorari delle Università di Londra  ed è membro onorario del Royal College of Physicians and Surgeons (Glasgow). Tra i riconoscimenti di Karen figurano la medaglia d’oro di Tenovus, la medaglia Sir Frederick Gowland Hopkins, la medaglia reale della Royal Society of Edinburgh, la medaglia d’oro Mike Price.

E’ stata nominata Comandante dell’Impero britannico per servizi di Scienza Clinica.

ATTIVITA’ DI RICERCA

La ricerca di Karen si concentra sulla proteina soppressore tumorale P53.

Il P53, talvolta noto come “guardiano del genoma”, normalmente aiuta le cellule a rispondere a emergenze biologiche come il danno al DNA o lo stress causato da bassi livelli di ossigeno.

Se il DNA di una cellula è gravemente danneggiato, c’è il rischio che possa svilupparsi in cancro, quindi il P53 attiva i processi di riparazione che correggono il danno. Se le cellule continuano a seguire il percorso per diventare cancri, il P53 attiva una sorta di “percorso suicida” che rimuove le cellule malate e difettose per proteggere il resto del corpo.  Il P53 aiuta le cellule a far fronte agli stress e alle tensioni meno gravi della vita quotidiana, come cambiamenti temporanei di ossigeno o di nutrienti.

Il laboratorio diretto da Karen  studia come il P53 agisce normalmente per mantenere le cellule funzionanti  e per vedere cosa succede quando non fa il suo lavoro correttamente. In particolare la ricerca mira a scoprire come il P53 risponda ai mutevoli livelli di nutrienti noti come amminoacidi, che sono i mattoni di base delle proteine, e in che modo le alterazioni nei livelli di aminoacidi possono alimentare o prevenire la crescita del tumore.

Comprendere come questo gene essenziale funzioni nelle cellule sane e durante lo sviluppo del tumore ci indicherà le nuove terapie  per sconfiggere il cancro .