2012

  • Chiara Medaglia

    Chiara Medaglia è nata a Cosenza il 23 novembre 1985. Ha conseguito la laurea in Biotecnologie Mediche nel 2009 presso la facoltà di Scienze Biotecnologiche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con una dissertazione dal titolo “Studio in vitro sul ruolo del miR34a nel Neuroblastoma”. Nel 2010 vince il dottorato di ricerca in “Produzione e Sanità degli Alimenti di Origine Animale” presso il Dipartimento di Scienze Zootecniche ed Ispezione degli Alimenti dell’Università Federico II di Napoli. Svolge la sua attività di ricerca presso il CEINGE (Centro di Ingegneria Genetica) – Biotecnologie Avanzate, studiando il ruolo del miR34a nel medulloblastoma. Nel 2011 si dedica ad un nuovo progetto di ricerca incentrato sullo studio dei processi infiammatori nel cancro alla mammella. Nel mese di ottobre 2012 vince una borsa “Sergio Lombroso”, come “Visiting Student” presso il Weizmann Institute, nel laboratorio del prof. Lapidot, afferente al dipartimento di Immunologia..

    Progetto di Ricerca

    Chiara Medaglia descrive così il suo progetto di ricerca: “ I tumori maligni devono la loro definizione alla capacità di formare metastasi, cioè di colonizzare distretti dell’organismo diversi dalla loro sede primaria. Nella maggior parte dei casi sono le metastasi a provocare la morte dell’individuo, non il tumore primitivo. Le cellule tumorali distaccatesi dal tumore primario necessitano di trovare un ”ambiente favorevole” nei tessuti in cui formeranno metastasi. Tale ambiente prende il nome di “nicchia metastatica”. Il sistema immunitario svolge un ruolo fondamentale nella creazione della nicchia tumorale e metastatica. Le cellule immunitarie, sintetizzano infatti fattori di crescita che stimolano la proliferazione, la disseminazione e successivamente l’attecchimento delle cellule tumorali. Numerose evidenze sperimentali identificano la proteina GSK3 β come fattore chiave nella regolazione della risposta immunitaria. GSK3 β interagisce con la proteina h-Prune, noto fattore prometastatico identificato per la prima volta dal gruppo di ricerca del Prof. Zollo, nonché marcatore di aggressività tumorale. L’espressione di h-Prune risulta essere incrementata nei tumori del colon e del pancreas ed è correlata all’invasività neoplastica. GSK3 β ed h-Prune insieme promuovono la migrazione delle cellule tumorali. Il progetto di ricerca è finalizzato ad approfondire il ruolo che queste due proteine svolgono all’interno della nicchia metastatica”.

  • Giuseppe Condomitti

    Giuseppe Condomitti, e’ nato a Vimercate (MB) il 20 maggio 1987. Il 5 ottobre 2011 ha conseguito la laurea magistrale in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare presso l’Universita’ degli Studi di Milano con un progetto di ricerca riguardante lo studio dello sfingolipide Sfingosina 1-Fosfato nella sopravvivenza delle cellule staminali tumorali di Glioblastoma Multiforme Umano.

    Nel Novembre 2011 e’ stato ammesso alla scuola di dottorato in “Biotecnologie applicate alle Scienze Mediche” dell’Universita’ degli studi di Milano. Nel gennaio 2012 ha vinto la borsa di studio “Sergio Lombroso”, che gli permettera’ di svolgere l’attivita’ di ricerca come PhD visiting student presso il Weizmann Institute of Science, nel laboratorio del professor Anthony Futerman del dipartimento di Biochimica.

    Progetto di Ricerca

    Numerose evidenze sperimentali hanno dimostrato che gli sfingolipidi partecipano non solo alla definizione del doppio strato lipidico delle membrane cellulari, ma sono coinvolti nella regolazione di numerosi processi quali proliferazione, differenziamento, senescenza e morte cellulare. Si tratta quindi di “lipidi bioattivi” in grado di agire da molecole di trasduzione del segnale nel controllo del destino della cellula.

    In particolare, il ceramide, il quale rappresenta uno degli sfingolipidi piu’ importanti, è emerso come molecola differenziante, anti-proliferativa, pro-apoptotica e pro-autofagica. Questa molecola e’ sintetizzata a livello intracellulare nel Reticolo Endoplasmatico mediante l’azione di una famiglia di enzimi noti come Ceramide Sintasi.

    Nell’uomo sono state caratterizzate sei differenti isoforme di Ceramide Sintasi. Ciascuna di queste isoforme catalizza una reazione di N-acilazione, ovvero il legame di una specifica molecola di acido grasso attraverso la formazione di un legame amidico alla base sfingoide Sfinganina. Cio’ comporta la produzione di differenti pool di ceramide, ciascuno contenente una determinata molecola di acido grasso e avante una specifica funzione cellulare.

    Queste enzimi presentano inoltre una distribuzione tessuto-specifica.

    Recenti dati di letteratura hanno dimostrato un coinvolgimento di Ceramide Sintasi in numerosi processi patologici tra i quali il cancro.

    In particolare e’ stato osservato un coinvolgimento di questa famiglia di enzimi nella regolazione della sensibilita’ ai farmaci chemioterapici in differenti tipologie di cellule tumorali. In particolare nel tumore al seno e al polmone e’ stato riportato che una diminuita espressione di Ceramide Sintasi correla con una maggiore resistenza ai farmaci Doxorubicina e Cisplatino.

     

    Il progetto di ricerca si concentra sullo studio dei meccanismi molecolari che regolano l’espressione e l’attivita’ della famiglia enzimatica Ceramide Sintasi in condizioni fisiologiche.

    Successivamente sull’analisi di come possibili alterazioni di questi meccanismi regolatori possono essere coinvolti nella patologia tumorale.