2015

  • Maria Antonella Linardi

    Maria Antonella Linardi a è nata a Imperia il 06/11/1980. Nel 2006 ha conseguito la Laurea Triennale in Scienze Biologiche (indirizzo Biologia cellulare e molecolare) presso l’Università degli di Genova con una tesi sperimentale su un potenziale agente antitumorale naturale “Analisi dell’apoptosi indotta da sali di poly-APS su cellule tumorali e normali” presso il laboratorio di Biologia dello Sviluppo diretto dalla prof.ssa Carla Falugi. Nel luglio 2008 ha conseguito la laurea Magistrale in Biologia Cellulare e Molecolare presso l’Università di Genova con una tesi sperimentale sul recettore per NPY nel modello sperimentale zebrafish presso il laboratorio di neurobiologia diretto dal Prof Mauro Vallarino. Nel 2012 in Medicina dello Sviluppo e Scienze della Programmazione indirizzo: Malattie Rare Genetica Biologia e Biochimica con una tesi dal titolo Study of mechanism of action of the phototoxicity of drugs and of new natural compounds endowed with antiproliferative activity presso l’unità di Oncoematologia pediatrica diretto dal Professor Giuseppe Basso, del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino Pediatria della Facoltà di Medicina dell’Università degli studi di Padova.

    Progetto di Ricerca

    Nel 2014 è entrata in contatto con la Prof.ssa Adi Kimchi presso il Weizmann Institute per poter svolgere un post-Dottorato presso il suo laboratorio. Il suo progetto di ricerca sarà focalizzato sullo studio di interazioni proteina-proteina coinvolte nei diversi tipi di morte cellulare e la ricerca di nuove mutazioni proteiche coinvolte nella morte cellulare presenti nelle cellule cancerose. I programmi di morte cellulare sono evolutivamente conservati e hanno un ruolo essenziale negli organismi multicellulari, essi sono coinvolti nei processi di embriogenesi, di differenziamento cellulare, ricambio tissutale, stress cellulare, e nei danni cellulari. Esistono diversi tipi di morte cellulare che sono stati suddivisi in base alle caratteristiche e alla morfologia delle cellule. E’ stato osservato che nella maggior parte delle neoplasie, geni e proteine implicate nella morte cellulare programmata risultano mutate portando così ad una proliferazione incontrollata che porta alla crescita e allo sviluppo del tumore. In questo progetto si cercherà di comprendere le interazioni proteiche presenti durante la morte cellulare, e l’individuazione delle mutazioni proteiche formatesi nello sviluppo del Cancro in modo da aiutare nello sviluppo di nuove terapie anticancro basate sulle necessità del singolo paziente.

  • Nina Cortese

    Nina Cortese è nata a Milano il 28 maggio 1989. Ha conseguito la Laurea Specialistica in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare nel 2014 presso l’Università degli Studi di Milano, con una tesi dal titolo “Interaction of tumor infiltrating macrophages and chemotherapy in pancreatic adernocarcinoma”, con la votazione di 110/110 e lode. Nel Febbraio 2015 ha intrapreso il dottorato della Open University presso il laboratorio di Immunologia Cellulare della D.ssa Paola Allavena presso l’Istituto Clinico Humanitas. Nello stesso periodo vince una borsa di studio “Sergio Lombroso”, come “Visiting Student” presso il Weizmann Institute of Science, ospitata nel laboratorio del Prof. Steffen Jung, afferente al Dipartimento di Immunologia.

     

    Progetto di Ricerca

     Il ruolo del sistema immunitario nella progressione tumorale è ormai ben riconosciuto. Infiammazione e immunoevasione sono considerati alcuni dei capisaldi della progressione tumorale, evidenziando il diretto coinvolgimento delle cellule immunitarie. È stato inoltre suggerito che la riprogrammazione metabolica delle cellule tumorali potrebbe rappresentare un altro passaggio chiave nella progressione tumorale, Studi recenti hanno anche mostrato che le cellule immunitarie possiedono caratteristiche metaboliche distinte che influenzano le loro funzioni immunologiche. Date queste premesse e dato il ruolo fondamentale delle cellule immunitarie nella progressione tumorale, è importante capire come le alterazioni metaboliche, dovute al particolare microambiente tumorale, sono in grado di influenzare le funzioni pro- o anti-tumorali delle component immunitarie. I macrofagi rappresentano una delle maggiori componenti dell’infiltrato immunitario nei tumori solidi, e influenzano vari aspetti della tumorigenesi, come la sopravvivenza e la proliferazione delle cellule tumorali, l’angiogenesi, la metastatizzazione, e l’immunosoppressione. Il progetto di ricerca sarà volto ad approfondire l’influenza del microambiente tumorale sul metabolismo dei macrofagi, essendo questi ultimi cellule dotate di grande versatilità e plasticità in risposta a stimuli esterni.